![]() | Nel caso di rotazione di un punto materiale cioè di una massa puntiforme, il
momento d'inerzia è semplicemente I = m r2.
Esso rappresenta, come già accennato, l'inerzia che presenta l'oggetto alla variazione del suo moto rotatorio. Più grande è il momento d'inerzia e più grande sarà l'opposizione ad una variazione del suo moto rotatorio; per aumentare il momento d'inerzia connesso al punto materiale in rotazione, si potrà agire in due modi diversi, contrariamente al caso traslatorio, e cioè aumentando la massa m del punto materiale, con il che si otterrà un aumento lineare, oppure aumentando il raggio r della traiettoria di rotazione, al che l'aumento sarà quadratico, dipendendo da r2.
Per esemplificare, questo significa che se raddoppia la massa m, il momento raddoppia; se invece raddoppia il raggio
r, il momento quadruplica.
Se invece si tratta di tanti punti materiali, posti a distanze diverse dall'asse di rotazione, il momento d'inerzia complessivo è dato dalla sommatoria dei momenti d'inerzia dei singoli punti materiali, quindi I = Σi mi ri2
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Per finire, nel caso di un corpo rigido si deve considerare la sua parte puntiforme che è quella corrispondente ad un cubetto infinitesimo di volume
dV, che si trova a distanza r dall'asse di rotazione e avente una
densità ρ, per cui si può scrivere
dI = r2 dm = r2 ρ dV
essendo dm = ρ dV, e il momento d'inerzia totale si trova integrando su tutto il volume I = ![]() ![]() nel caso, ultimo passaggio, valido per solido omogeneo, caratterizzato da densità costante (il caso tipico). |
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In questo caso la densità del filo è da considerare come densità lineare δ dal momento che il filo ha sezione trasversale trascurabile
ovviamente, come già detto, il momento d'inerzia corrispondente all'elemento infinitesimo di lunghezza di massa dm è dI = r2 dm, dove naturalmente dm = δ dr e quindi dI = δ r2 dr, per cui, integrando, otteniamo I =
![]() ![]() ![]() dove giova osservare che m = δ l |
![]() | Tutto va come nel caso precedente, cambiano solo gli estremi d'integrazione che sono evidentemente quelli dell'intervallo
[0, l ] e quindi si può scrivere
dI = r2 dm = r2 d(δ r) = δ r2 dr
= δ
d (r3
3
)
→ I = δ
r3
3
]
l
0
= δ
l 3
3
=
1
3
m l 2
Da qui si vede che il momento d'inerzia dipende anche da come è posizionato l'asse di rotazione. |
![]() | La densità è sempre lineare δ, la formula relativa all'elemento infinitesimo è dI = r2 dm = r2 δ dl e quindi si
I = ![]() |
![]() | La densità σ è superficiale, e il disco si può immaginare diviso in anelli concentrici di superficie infinitesima
dS = 2πr dr, di massa
dm = σ dS = σ 2πr dr
per cui l'integrale del momento d'inerzia si può scrivere
I = ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() | Sia σ la densità superficiale, allora dm = σ dS = σ h dl, dove
dl è l'elemento infinitesimo di lunghezza come in figura a sinistra, con l'asse di rotazione coincidente con quello di simmetria.
Di conseguenza si ha I =
![]() ![]() dove S = 2πRh è la superficie laterale del cilindro, e quindi si può scrivere anche m = σS. Se invece l'asse di rotazione è parallelo, ma non coincide con quello di simmetria, allora vale il
Teorema di Huyghens-Steiner o
Teorema degli Assi Paralleli
grazie al quale si sa che, se I è il momento quando gli assi coincidono, il totale indicato con Id quando i due assi sono a distanza d tra loro, è dato da
Id = I + md2
cioè in questo caso Id = mR2 + mR2 = 2 mR2
poichè
d = R
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![]() | Per determinare il momento d'inerzia di una sfera piena, rotante attorno ad un suo diametro, basta immaginarla suddivisa in dischi di spessore infinitesimo dx e
di raggio r variabile con 0 ≤ r ≤ R e tale che
r = √R2 - x2 dove
x = OF.
Applicando la formula del momento d'inerzia di un disco pieno vista in precedenza, con l'avvertenza che ha spessore infinitesimo, si può scrivere
dI =
1
2
r2 dm =
1
2
r2 ρ π r2 dx =
1
2
ρ π r4 dx
=
1
2
ρ π (√R2 - x2)4 dx =
1
2
ρ π (R2 - x2)2 dx =
1
2
ρ π (R4 + x4 - 2 R2 x2) dx
E a questo punto si tratta di integrare un trinomio biquadratico (di quarto grado) che, come tutti i polinomi è d'integrazione banale I =
1
2
ρ π
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() e, dal momento che, come detto prima, 0 ≤ x ≤ R, cioè gli estremi d'integrazione, si ottiene
2I
ρπ
= R5 +
R5
5
-
2
3
R5
=
8
15
R5 →
I =
ρ π
4
15
R5 =
1
5
ρ (
4
3
πR3 ) R2
=
1
5
M R2
Dove l'integrazione, così come fatta, è su una semisfera e dove M è la massa di tutta la sfera; ovviamente il risultato va moltiplicato per 2, ottenendosi infine per il momento d'inerzia I = 2 5 M R2 |
![]() | La risoluzione del problema conviene farla applicando quanto visto per una sbarra rotante per il centro di massa attorno ad un asse perpendicolare, cioè
I = 1 12 m r2, introducendo delle modifiche, consistenti nel fatto che la densità è di tipo superficiale, che indichiamo con σ, poi la sbarra ha una superficie dS = a dx ed il suo asse di rotazione è spostato di x rispetto a quello di simmetria, quindi va applicato il Teorema di Huyghens-Steiner. Con ciò, il suo momento d'inerzia è dato da dI = 1 12 a2 dm + x2 dm dove il primo termine si riferisce alla sbarra di massa infinitesima rotante attorno ad un asse coincidente con quello di simmetria, e il secondo al fatto che i due assi sono tra loro distanti di x; e, per quanto detto precedentemente, dm = σ dS, di conseguenza possiamo scrivere dI = ( 1 12 a2 + x2 ) dm = ( 1 12 a2 + x2 ) σ dS = ( 1 12 a2 + x2 ) σ a dx dove evidentemente deve aversi 0 ≤ x ≤ b 2 , per calcolare come preferito già in altri casi, il momento d'inerzia di metà lastra. |